
Maria Rita: Cari amici vi scrivo…
inevitabilmente torna in mente a fine anno una vecchia, cara e meravigliosa canzone di Lucio Dalla. Correva l’anno 1978.
Noi siamo ormai a poche ore dal 2017. Non mi capita di fare bilanci a fine anno, è una tortura che pratico più il giorno del compleanno, ma quest’anno forse qualche osservazione la merita. Bisestile, antipatico a prescindere a tanti, anno in cui spesso i sentimenti hanno lasciato spazio al cinismo e non sono mancate le grande tragedie a livello mondiale. Ognuno nel suo piccolo mediterà su quest’anno che se ne va. Io lo definirei l’anno delle lamentele. Spesso infatti mi sono ritrovata a raccogliere lamentele anche quando obiettivamente non ce ne sarebbe stato bisogno. Certo sarebbe potuto andare meglio, ma io mi sento di dire grazie a questo 2016, ho accanto i miei cari, faccio il lavoro più bello del mondo e a parte qualche raffreddore, godo di buona salute. Ecco, questo conta per me. Continuo a voler essere positiva, continuo a voler credere che le cose brutte non accadano mai più, ed è forte la speranza di un mondo migliore.
Lucio Dalla, diceva una grande verità:
“E se quest'anno poi passasse in un istante,
vedi amico mio
come diventa importante
che in questo istante ci sia anch'io.
L'anno che sta arrivando tra un anno passerà
io mi sto preparando è questa la novità.”
Buon anno!