“Nipoti in affitto”, si chiama così l'idea di due giovani imprenditori baresi, nata durante il primo lockdown: ragazzi under 35 offrono assistenza a domicilio per risolvere piccoli e grandi problemi legati al mondo della tecnologia. L’idea è stata sviluppata in fase pandemica proprio perché nei mesi in cui la gente era chiusa in casa per evitare il contagio, per molti non è stato facile comunicare con parenti, amici e colleghi. C’erano i dispositivi tecnologici, certo, ma per alcuni parlano un linguaggio troppo difficile, incomprensibile e lontano. E così è nato questo progetto che farà sì che una persona di meno di 35 anni possa offrire assistenza a domicilio per risolvere problemi legati alla tecnologia. Che sia per la necessità di scaricare un’app o installare un modem o una stampante, per l’attivazione di un microfono o una webcam, per qualcosa che non va con il computer, i “nipoti in affitto” ci sono sempre. E sono necessari più che mai adesso, nell’era in cui si partecipa a riunioni di lavoro su Zoom, si fanno videochiamate ai figli con WhatsApp, lezioni online, e si deve entrare in confidenza con lo Spid e gli accessi autenticati, anche solo per controllare la pensione. Ovviamente l’iniziativa si svolge nel totale rispetto delle normative nazionali anti Covid-19, i “nipoti” hanno tutti il Green pass e indossano le mascherine per l’intera permanenza nell’abitazione. Per ora il servizio è attivo solo nella città di Bari, e l’esperto può essere affittato per una o più ore, dietro pagamento (info su nipoteinaffitto.com).