
Siamo nazione che importa, non solo cibo, oggetti, linguaggio ma anche cultura e tradizioni americane.
Certo d’oltreoceano arrivano spesso novità – da chi è avanti anni luce nella finanza in senso stretto – ma noi non ci facciamo pregare quando vogliamo “respirare” aria di globalizzazione.
Halloween è testimonianza certa, diventata festa “nazionale”, ma il “black Friday” non è da meno.
Leggevo su una rivista specializzata di marketing e comunicazione quanto ci siam fatti prendere la mano dalla voglia di partecipare all’acquisto tanto che si sta censendo la spesa in eccesso, superflua.
Il dato parla di €800mln che rappresenta il 30% della quota spendibile in un anno dai consumatori; un’americanata!
Poi, in Italia, si prova ad allungare con la black week che comunque non ha lo stesso effetto. Mi chiedevo se a conti fatti con le piattaforme e-commerce non si reperiscano le offerte o prezzi “last minute” in ogni momento senza necessariamente affannarsi nel “venerdì nero”.
Io non ho acquistato nulla ma ho trovato spunti interessanti per capire che ci piace correre e partecipare alla festa, qualunque essa sia!
Allora, consigli per gli acquisti (Cit. M.C.)