“Estate 2022: Caldo Record! Temperature a livelli quasi mai visti per il mese di giugno. Ondata di calore tra le peggiori degli ultimi anni”. Ne parlano tutti, ovunque, ed io sento ancora più caldo, solo a leggerne o a sentirne parlare. Nelle mie divagazioni silenziose e personali mi chiedo se stiamo bruciando all’inferno o cosa?! E non finirà prestissimo. Appost. Eppure, un caldo così ricordo di averlo vissuto nel 2003, e chi c’era lo ricorderà. Lo ricordo bene, perché nell’estate del 2003 ho preso il diploma, e ho sostenuto le prove scritte a Giugno, con 40 gradi a Trinitapoli, indossando una camicia di mio fratello, scura, a maniche lunghe, e “abbondante” per coprire le “fisarmoniche”, fogli di carta piegati a fisarmonica e nascosti in una cintura, come se fossero delle munizioni, per poter eventualmente copiare. “Ho fatto la sauna” inutilmente, non ne ho usata manco una!!! Ah, se solo fossi stata più sicura di me a 18 anni, non avrei sudato come in quei giorni. Per non parlare di Luglio 2003, esami orali: allo spiedo!!! La storia si ripete, e si è ripetuta quest’anno: ci sarà qualche colpo di scena? Sui giornali qualcuno scrive: “sfioriamo i 50 gradi”. Sarà vero? Si congeli, chi può!