
Ogni giorno l'Accademia della Crusca riceve via internet le segnalazioni di nuovi neologismi. In genere funziona così: La parola riceve segnalazioni, la sua dimensione grafica aumenta, come segno dell'interesse popolare e questo potrebbe determinare un inserimento nel dizionario italiano della stessa. Ecco alcune parole che potrebbero entrare nel nostro italiano fluente, fra queste: “bambinità”, una parola che ad oggi ha ricevuto il maggior numero di segnalazioni sul sito dell'Accademia della Crusca. Il termine indica la condizione del bambino con le relative implicazioni, specialmente psicologiche, ed è molto usata nei forum online frequentati da genitori. Poi c'è il termine “webete”, ossia, una parola composta da "web" ed "ebete", usata dal giornalista Enrico Mentana per stigmatizzare un follower polemico e, a dir suo, poco perspicace. Tra i termini più richiesti “inzupposo” e “petaloso”, il primo deve la sua notorietà ad una pubblicità, mentre il secondo ad un bambino di terza elementare che ha inventato la parola per descrivere un fiore. Chiudiamo con un ultimo termine: “colazionare”. Se possiamo pranzare e cenare, perché non possiamo colazionare? La parola viene spesso usata per raccontare il momento più dolce della giornata. Si sa, la lingua rispecchia la società e cambia continuamente. Aggiorniamoci anche noi per non correre il rischio di risultare "antichi".