
Simona: Si sa, passare le vacanze al mare ha i suoi pro e i suoi contro. Fra questi ultimi i nostri vicini di ombrellone e le loro attitudini. Diversi studi di psicologia hanno dimostrato che in spiaggia, le persone triplicano la propria aggressivita'. Le motivazioni di questo pizzico di suscettibilità sono diverse, a cominciare dalle temperature alte, che influiscono negativamente sul sistema nervoso. Lo spazio, poi, rappresenta un altro fattore da tenere in considerazione. Infatti, man mano che il cosiddetto spazio vitale di ognuno si riduce, aumenta l’irritabilita'.Sommando queste tensioni si possono generare liti fra i piu' sofferenti. Ecco le cose più comuni che, in genere, non mandiamo proprio giù del nostro vicino di ombrellone: Ragazzini e non che decidono di palleggiare con vigore e con qualche rischio per le teste altrui, bambini allo sbaraglio in riva al mare che, correndo come forsennati riempiono di sabbia corpi e borse dei vicini, adolescenti scatenati che preferiscono la musica a tutto volume al dolce sciabordio dell’acqua di mare, coppiette spudorate che si scambiano effusioni esagerate. E’ di certo capitato a tutti di essere costretti a condividere un giorno sulla spiaggia con una di queste speciali categorie di persone. Viste in quest’ottica le vacanze estive al mare e la conseguente vita da spiaggia, possono apparire un vero inferno, ma non bisogna disperarsi. Innanzitutto perche', fortunatamente, non tutti i bagnanti sono proprio cosi' e poi,perchè è bene mantenere una certa calma e, magari, far capire al nostro vicino di ombrellone come fare senza per forza litigarci.