
La Giornata Mondiale della Voce (nata in Brasile nel 1999) viene celebrata annualmente il 16 Aprile con lo scopo di sensibilizzare e promuovere la salute e il benessere della voce, prevenendo patologie e disturbi ad essa correlati come le Disfonie o alterazioni dell’emissione Vocale, che possono derivare da cause funzionali (abuso, cattivo uso della voce) o organiche (tumori, edemi, ecc..) I Disturbi della voce colpiscono in particolar modo professionisti come gli insegnanti, gli attori, i cantanti e gli speaker radiofonici come me. Ed è toccato anche a me provare cosa significhi essere disfonica, per la prima volta dopo quasi 20’anni di radio. A settembre 2021 la mia voce ha iniziato a fare i capricci. Avevo capito che qualcosa non andasse: edema alle corde vocali. Sono stata in silenzio per 3 settimane. Comunicavo con messaggi, pennarello e lavagna. Logopedia, mille accorgimenti, mille attenzioni, visite, crisi, un’altra vita, un’altra me. Difficile da gestire, ma soprattutto da accettare. Piano piano io e la mia voce abbiamo fatto progressi, sino ad oggi, grazie alla mia fantastica logopedista Mirella Borraccino, ma sono ancora disfonica, vocalmente inaffidabile e instabile. Mi si richiede ancora tanta pazienza. Ho creduto per tutta la mia vita di essere “antisismica” e invece…ma crollare mi ha insegnato cose nuove. Mi ha insegnato che lavorare sulla voce vuol dire fare un percorso personale profondo nel quale si impara ad ascoltarsi e a prendersi cura di sé, come nessun altro potrebbe fare mai. Non a caso la voce viene definita: FINESTRA DELL’ANIMA.
A presto.