
Il mese scorso sono stata alla festa di chiusura del “Regno dei Bimbi” a Bari, un negozio di giocattoli e sorrisi che da più di 40 anni ha regalato gioia ai più piccoli e non solo. Alla base di questa chiusura un problema strutturale dell’edificio ma sotto quello che non si vede ci sono anni di lotta con la concorrenza, con il commercio on line. Avere giochi di qualità, magari in legno, atossici, che sviluppano il cervello dei bambini è una scelta coraggiosa ed apprezzabile perché i giocattoli commerciali sono di plastica, pieni di luci e suoni che ipnotizzano, non fanno apprendere nulla e si rompono con facilità. Questo negozio ha sempre puntato sulla qualità e l’eccellenza ha un costo superiore come è giusto che sia. Ma nel nostro mondo l’eccellenza deve fare i conti con la mediocrità, anche dei venditori, con il commercio on line. Chi di noi non ha acquistato dai colossi del commercio elettronico penalizzando, nello stesso istante del click, migliaia di piccoli negozi sparsi nel mondo che lottano con le tasse, gli affitti e con le poche vendite? Un colpo al cuore della città di Bari la chiusura dell’ennesimo storico negozio. Perché il “Regno dei Bimbi” non è il primo e non sarà l’ultimo con immensa gioia dei cinesi.