
Avete mai fatto caso a quanto un profumo abbia il potere di rievocare un ricordo?! Condividevo questo pensiero qualche giorno fa con un mio amico. Credo che la mente associ determinati profumi a momenti importanti della nostra vita tramutandoli in ricordi. È sorprendente quanto un odore possa farci viaggiare lontano, catapultandoci in un passato già vissuto che improvvisamente diventa presente, riportandoci alla memoria un luogo, una persona, un’esperienza, un’immagine, un’emozione. Il profumo della merenda a base di toast e succo di frutta che da piccoli ci veniva preparata e che spezzava un pomeriggio di studio, per non parlare di quel particolare buon odore che assumeva il panino quando veniva conservato in uno scomparto della cartella, l’odore rassicurante della giacca di mio padre o quello forte e strutturato del dopobarba di mio nonno e potrei continuare all’infinito…. Nostalgia e ricordi a parte, ho letto di recente che “gli effetti degli odori sul nostro inconscio sono stati sfruttati anche dal marketing grazie ad una disciplina chiamata scent-marketing (marketing dell’olfatto), che utilizza i profumi per fini di marketing o commerciali. La profumazione può essere applicata al prodotto o al punto vendita, così da riuscire a connettersi con i propri clienti a livello emozionale e rendere il ricordo del brand più potente e memorabile”. Anche questa sensazione ho avuto modo di appurarla personalmente (e chi mi conosce sa bene di quale brand o negozio sto parlando). Dopotutto, come scriveva Victor Hugo, “nulla sveglia un ricordo quanto un odore”.
Patrizia