
Ognuno di noi ha attraversato un percorso diverso, fatto di decisioni e valori che vengono trasmessi nel tempo e che portiamo dentro di noi attraverso la cultura e le idee che nel tempo maturiamo. Crescendo, i genitori ci trasmettono valori sani ma difficilmente ci insegnano come lottare per la libertà. Non è per cattiveria ma semplicemente perché ogni genitore spera per il proprio figlio un futuro senza “guerre”. Dipende anche dal ceto sociale, dalla città o paese in cui si vive ma è anche vero che lottare per la libertà non è facile per via di limiti sociali o di strade che dobbiamo percorrere forzatamente per assicurarci una vita sociale tranquilla anche dal punto di vista economico. Non è facile parlare di libertà, perché rappresenta un atto destabilizzante e rivoluzionario. Se ci pensiamo, essere liberi significa poter dire no, esprimere con convinzione ciò che pensiamo, essere fedeli a noi stessi prima che agli altri. Come possiamo insegnare la libertà ai bambini? Come possiamo spiegare che va a braccetto con il rispetto delle regole?Al genitore spetta l’imposizione delle regole. Spesso scuola e famiglia involontariamente trasmettono il linguaggio dei divieti e delle restrizioni.Ai bambini dobbiamo far capire che il divieto prevede il rispetto dell’altro senza limitare la propria libertà.Oggi i bambini giocano in modo meno libero rispetto alle precedenti generazioni, trascorrono poco tempo all’aperto e usano quotidianamente i cellulari.I bambini devono giocare al parco, devono sbucciarsi le ginocchia, macchiarsi gli indumenti ed essere liberi di scegliersi gli amici senza pressione degli adulti.
Insegniamo ai bambini la libertà, lasciandoli liberi di sbagliare!