
Vanessa: La bellezza delle feste è negli occhi dei bambini: gli unici in grado di meravigliarsi ancora. Cosa scrivervi amici miei se non che, da quando son diventata mamma, apprezzo molte più cose di prima. Parliamo delle feste natalizie che ci "obbligano" a vivere rapporti di parentela anche logori se vogliamo, indossiamo la maschera dell'ipocrisia, della finta gioia e via per tre, quattro giorni di veleno. Il mio Natale più bello risale all'infanzia quando la mia famiglia era unita e si respirava aria gioiosa, poi negli anni le cose son cambiate molto, forse in peggio tanto che, in alcune occasioni, avrei voluto festeggiare lontana dalla mia Bari. Poi è arrivato mio marito, dopo un po' mio figlio e il Natale, l'Epifania hanno ripreso a coinvolgermi perché i bimbi meritano sempre entusiasmo. Mi son ricordata di quando scrivevo lettere a Babbo Natale e di quando lasciavo biscotti e latte per la Befana e l'ho fatto fare a Mattia, 2 anni e mezzo. Nel mio nuovo modo di vivere le feste non accetterò più litigi, musi lunghi ed ipocrisia perché non dobbiamo rimanere invischiati nel passato e nella negatività di chi ci circonda. Sarebbe bello se questa atmosfera di gioia e buoni propositi persistesse tutto l'anno ma credo che sarebbe anormale tutto ciò per cui l'augurio che faccio a tutti voi è di esser bambini ogni giorno, guardare il mondo con i loro occhi e sorprendersi come fanno loro. I bambini ci salveranno ma questo non lo abbiamo ancora capito.