
Maria Rita: Qualche giorno fa, è stata celebrata la Giornata Mondiale delle emoticons. È quello, ormai, definito il linguaggio universale, capace di far parlare tra loro i popoli di tutto il mondo. Basta un faccino e chi è dall’altra parte, si immedesima con il nostro stato d’animo, che sia arrabbiato, divertito, triste, allegro, emozionato. Il papà di facebook, Zuckerberg, fa sapere che proprio sul suo canale social, ogni giorno, vengono usate più di 60 milioni di faccine e su Messenger più di 5 miliardi. Io, continuo a sentire la mancanza delle luuuuuuuunghe conversazioni telefoniche, quelle che facevano sbraitare le mamme, perché troppo costose, ma, siccome sono una donna di una certa età, il telefono con il filo che attraversava tutta la casa per capitolare nella mia cameretta, è superato, pertanto mi sono aggiornata e anch’io ho fatto entrare nella mia vita faccine e disegnini colorati nello scambio di messaggi. Lo ammetto mi sono simpatiche, e con sollievo apprendo che la faccina più usata è quella che ride a crepapelle. Bene! Questo vuol dire che sono una minoranza quelli che prendono troppo sul serio i canali alternativi per comunicare…insomma c’è ancora una speranza!