
È ricorrente questa esclamazione tra la gente comune. Perché? Forse perché prevale la delusione. In vista delle elezioni poi, la confusione è tangibile. Sempre le stesse facce, sempre le stesse false promesse e il cittadino che non sa più da che parte stare. Confidiamo spesso in chi ci ispira fiducia, in chi, davvero ci crede all’inizio della carriera politica, perché si parte davvero con la voglia di cambiarlo questo mondo, ridargli fiducia, credibilità, giustizia. Poi, sarà l’odore di potere, saranno i soldi, anche quei pochi che apparentemente resistevano, ci cascano e vai con i compromessi, con i giri di parole, con le loro realtà che quasi mai coincidono con il mondo che c’è fuori. Che ne sanno! A loro basta una telefonata per avere un posto di lavoro e uno stipendio dignitoso, a loro basta una telefonata per saltare la lunga coda per fare un esame ospedaliero, e, i privilegi non finiscono qui. No! Decisamente la politica non è più cosa buona, (sempre se mai lo sia stata). Provo addirittura dispiacere quando qualcuno che conosco avanza ambizioni politiche, inevitabilmente cambierà e non sempre il cambiamento si rivela positivo. Sarà un paragone spietato, ma spesso mi ritrovo a paragonare la politica ad un cancro, la differenza tra chi è davvero malato e il politico, è, che, il politico non lo sa, di conseguenza non cerca cura e mai guarirà.