
Pensa ad un lavoro fuorisede per esempio in una grande città europea come Londra. Poi pensa ad una serata tra amici ed alla voglia irrefrenabile di poter cucinare un buon piatto di “amatriciana”. Infine pensa alla difficoltà, se non impossibilità, di reperire la materia prima per stupire tutti a tavola con una cucina dal vero sapore Made in Italy. E’ da queste tre diverse considerazioni e da un episodio realmente accaduto, che Luca Marmo, giovane laureato andriese 27enne, ha avuto l’idea probabilmente giusta per il futuro.
Si tratta di “Mammaitalia”, una semplicissima app che da ieri è scaricabile solo all’estero e non in Italia, in particolare su Londra, Berlino, Parigi, Barcellona, Madrid, Zurigo. «L’idea è nata quando ero a Bratislava – spiega Luca – ho provato a cucinare una amatriciana e mi è stato complicatissimo trovare prodotti per creare un vero piatto italiano».
Uno staff variegato quello di “Mammaitalia” che, ad ora, si è autofinanziato e che ha già vinto un bando del CNA di Bologna lo scorso anno con la possibilità di uno spazio di co-working iniziale oltre che alcuni contatti con aziende dell’Emilia Romagna. Ma lo staff e Luca in testa, laureatosi in Economia e Commercio a Bari con un master in Marketing e Comunicazione a Roma, hanno pensato ad una vera e propria community da far crescere anche in modo autonomo per creare un rapporto sempre più diretto tra produttori ed aziende del Made in Italy, e consumatori sparsi in tutta Europa.