
Nascere ad Altamura ma essere di Gravina di Puglia e vivere fin dall'età di quattro anni a Bellaria, nella solare Romagna; fare il maître, il docente di Sala bar presso la scuola alberghiera e di ristorazione di Riccione, l'esperto di thai carving (sculture con la frutta) ma vincere la decima edizione di Masterchef, conclusasi pochi giorni fa. E convincere i tristi (nel senso di severissimi) giudici del contest culinario di Sky - Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli - con un menu dal titolo che non lascia nulla all'immaginazione, né all'equivoco: My way, autentico tripudio delle materie prime e della gastronomia pugliese, se è vero che si apre con la stracciatella e i funghi cardoncelli e si chiude con una Scarcedda n'uovo, dolce tipico pugliese di questo periodo pasquale, sebbene in un'inedita variante al cocco con finto uovo di Malibù e frutti esotici. Complimenti al vincitore, Francesco Aquila, 35 anni. In bocca al lupo.