
Ho paura di questi tempi, timore di poter esprimere il mio punto di vista differente dalla massa senza essere accusata di "stregoneria". Viviamo tempi difficili, sembra una frase vecchia che puzza di lanolina ma è quanto di più attuale possa esserci perché forse, in fondo, la società, quella bassa, non è mai cambiata. Nel 2017 ci sono certi luoghi comuni che non lasciano spazio a nessun dialogo costruttivo perché è più facile esprimersi con frasi di altri, dette da altri e ricopiate come un pessimo tema scolastico. Per questo ho paura, timore che le mie opinioni rimangano nel limbo dell'indifferenza assoluta o peggio, combattute come la peggior peste di tutti i tempi. Si parla tanto di apertura mentale, accogliere l'altro, conoscenza ma il massimo che vedo è conoscenza dell'ultimo uscito dalla casa del grande fratello. Sì viviamo tempi difficili, ignoranti, senza evoluzione. La porta di casa è quella del gf, il pranzo della domenica è quello copiato dalla prova del cuoco, i bambini sono tutti figli di peter pan, la nostra vita? In diretta...Vorrei tanto che accendessimo il nostro cervello e spegnessimo quello artificiale che ci bombarda con cose inutili. Le cose futili intasano la ram, non abbiamo più memoria e poi dobbiamo cancellare files ed applicazioni. Qualcuno, a volte, cancella l'app più importante: vivere davvero!