Dopo i fatti di cronaca, di cui si parla da giorni, mi è tornato in mente un “pensiero” che ho scritto 10 anni fa, riportato proprio qui, poi, nel 2016 e che sento di riproporre ancora, oggi, per il 25 Novembre 2023. Sento risuonare in radio e in tv le stesse parole, le vedo rimbalzare sui social, ovunque. Sono passati tanti anni e diciamo ancora le stesse cose. Ancora dobbiamo “implorare” qualcosa che dovrebbe essere assolutamente naturale. La vicenda di Giulia, l’ennesima vittima di un narcisista, ci ha toccato nel profondo. Ancora una volta condividiamo un dolore enorme, assistendo ancora un a volta alla brutalità di chi si sente inferiore e gioca al “bravo ragazzo”. Lavoriamo su noi stessi, impariamo a chiamare per nome le nostre emozioni, ad avere il coraggio di “chiudere” quando non ci fa bene, impariamo a parlare, a chiedere aiuto, a riconoscere i campanelli d’allarme. Impariamo a “proteggerci”.
Blog scritto a Novembre 2013:
“Perché una donna viene uccisa da un marito, un compagno o un fidanzato? Perché una donna viene uccisa o violentata, maltrattata o umiliata da colui che dovrebbe essere l’amore? Da quell’uomo di cui si fida, da cui si sente protetta, da quell’uomo che ama infinitamente, la donna viene spesso tradita, pugnalata alle spalle, ridotta a un essere senza dignità, senza rispetto per se stessa, in balia dello sconforto e della confusione. Ecco qui raggiunto l’obiettivo dell’uomo in questione: il codardo, l’infelice, il mostro che vestiva i panni della brava persona innamorata, porta la donna-compagna ad uno stato di immobilità tale da impedirle di ribellarsi e di parlare, perché il silenzio garantisce l’incolumità del carnefice, e non quella della vittima. Vi starete chiedendo in che modo l’uomo riesca a farlo!? Provocando liti, lanciando offese, osservazioni poco piacevoli sull’aspetto fisico, arrabbiandosi per ogni cosa, incolpandola di tutto, umiliandola in ogni situazione e in ogni modo. Ci sono alcuni uomini, infinitamente piccoli e senza palle, che giocano di proiezione, violenza verbale, psicologica e, nel peggiore dei casi, fisica. Tutto questo per annientare la donna. Annientare: una parola brutta, carica di odio e cattiveria, la stessa che l’uomo-mostro prova nei confronti della donna che ha scelto come compagna di vita e come sua salvatrice. La chiave è nel senso di colpa: l’uomo sa quanto sensibile sia la donna, e ci marcia, giocando sporco, portandola ad avere sempre più paura, e paura è uguale a silenzio, ma così non deve essere, altrimenti si fa il suo gioco, scivolando sempre più giù. Perché l’uomo-mostro odia e distrugge l’amore? Forse perché non sa amare, forse perché non ne ha ricevuto quando ne aveva più bisogno, forse perché non ama neanche se stesso!? Non vi è giustificazione alcuna per tanta violenza. Non avrebbe più senso lasciar entrare quell’amore, farsi abbracciare da quel sentimento inspiegabile, ma meraviglioso, che da luce ad ogni cosa!?
Come può l’amore, quello vero, puro, autentico, trasformarsi nell’esatto opposto? Non si trasforma, semplicemente quell’amore era una bugia, una grossa bugia messa in piedi dal carnefice per entrare, per farsi accettare, per non farsi svelare, ma la maschera, per lui condizione vitale, prima o poi cade. La donna dovrebbe cercare di captare subito dettagli o segnali e scappare a gambe levate. Mai tollerare una reale mancanza di rispetto, mai credere che uno schiaffo o delle menate possano capitare, perché tanto lui vi ama ed è “normale”, “può capitare”: nulla di tutto questo. Parlatene subito con qualcuno!
Donne, amatevi, rispettatevi, non cercate di cambiare quell’uomo che non vi merita, cambiate voi piuttosto rotta e salvatevi. La vita è un dono e nessuno ha il diritto di portarvelo via, siete nate per splendere e per generare altra vita, non per assecondare uomini instabili che non vi ameranno mai. I pazzi sanno fingere molto bene di essere normali: occhio! La vera differenza tra le persone sta nel cuore...e nella salute mentale.
Io dico NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE E SU CHIUNQUE
NO ALLA VIOLENZA
NO ALLA CATTIVERIA
NO ALLA PAURA
SI’ ALLA DIGNITA’
SI’ AL RISPETTO
SI’ AL CORAGGIO
Ricominciate, prima che sia troppo tardi. L’amore non è solo quello di “quell’uomo” o di un compagno. L’amore è dentro di voi e tante altre persone lo aspettano.