
Nel mese di marzo torna l’ora legale e le giornate si allungano. La mattina ci si sveglia con il sole e il tramonto arriva sempre più tardi. L’unica nota negativa è il fatto che saremo costretti a spostare le lancette dell’orologio avanti, dormendo un’ora in meno. A partire da domenica 26 marzo infatti cambia l’orario e scatta l’ora legale.
Dovremo quindi programmare l’orologio, spostandolo un’ora avanti. Il cambio d’orario avverrà di preciso nella notte fra il 25 e il 26 marzo, nel week-end successivo all’equinozio di primavera. Precisamente alle 2:00 le lancette dell’orologio dovranno essere spostate 60 minuti avanti. Ciò significa che sabato andremo a letto con il vecchio orario e la mattina ci sveglieremo invece con il nuovo orario.
Quanto durerà questo nuovo orario? Prima di cambiare nuovamente le lancette dell’orologio dovremo aspettare molti mesi. L’ora solare infatti scatterà solo a partire da ottobre e, per la precisione, nella notte fra sabato 28 e domenica 29, dalle 3.00. In questo caso però bisognerà spostare le lancette dell’orologio indietro e si potrà dormire un’ora in più.
L’ora legale è entrata in uso a partire dalla nascita della società industriale, quando l’uomo ha iniziato a percepire l’esigenza di regolare le proprie attività basandosi su un orologio condiviso e andando a modificare dunque l’ora solare.
Quando le giornate si allungano e il sole tramonta più tardi, come accade in primavera, dormire di più significherebbe sacrificare le ore di luce rimanendo al lavoro. Per questo motivo venne elaborato un sistema che consente di cambiare l’orario in base alle ore di luce e, di conseguenza, di produttività. La prima a distinguere fra ora legale e solare fu l’Inghilterra, che la introdusse all’inizio del 1900. A partire dalla prima guerra mondiale questa nuova convenzione si è diffusa negli altri paesi europei e nel 1996 è stata adottata da tutta Europa.