
Quella delle fake news potrebbe essere definita una vera e propria epidemia. Uno studio condotto su oltre 3.000 persone suggerisce che potremmo essere facili prede delle bufale per una sorta di pigrizia mentale, o resistenza a impegnarci in un ragionamento deliberato su un tema. L'essere umano tende, per sua natura, a risparmiare risorse, anche quando si tratta "soltanto" di pensare. Il pensiero automatico è veloce, richiede il minimo sforzo e permette di utilizzare le nostre limitate risorse mentali in altri compiti. L’uomo tende a percorrere queste scorciatoie, rischiando di non verificare da fonti attendibili se una notizia sia vera o falsa e di perdere credibilità.