
Quest’anno il primo giorno di primavera è stato un pò come quando attendi per tanto tempo un ospite, e poi all’ultimo momento non si presenta. La primavera segna la fine dell’inverno che, spesso, e per molti è la stagione del letargo, degli acciacchi, del freddo, quindi non si attente altro che la fine. Ricordo i tempi in cui la primavera coincideva con il cambio di abbigliamento, io indossavo finalmente i sandali e iniziavo le mie lunghe passeggiate al mare, apprezzavo i colori della natura e anche il fisico si risvegliava. Ma dove sono finiti quei tempi? Senza sfoderare i luoghi comuni, ma è la verità: “signora mia non esistono più le mezze stagioni.” In questi giorni abbiamo fatto nuovamente i conti con le temperature basse, la pioggia, i piumini (che forse anche voi avevate già portato in lavanderia), i termosifoni o i camini accesi. Ma, come mi ha suggerito qualcuno, di ogni cosa o situazione, bisogna prendere la parte positiva, la pioggia, come la neve, ci aiutano a dare una ripulita alla nostra aria tanto inquinata e alle nostre strade tanto zozze, quindi ben vengano. Prometto che mi impegnerò a convincermi, intanto rifiuto la brutta stagione e vado avanti.