
Pugliese, giovane, poetico, sensibile. Tocco e firma così inediti e caratterizzanti da essere riconoscibilissimi. Renzo Rubino torna al Festival di Sanremo con “Custodire”, una canzone che parla di una speranza eterna e automatica, ormai, quella che nutre da sempre e per sempre un figlio di genitori separati: il dialogo d’amore che annuncia il ritorno. Il ritorno dell’affetto, della famiglia unita, della coppia che sceglie di continuare ad amarsi, nonostante le incomprensioni, o almeno ci prova. Renzo Rubino “dipinge” poeticamente, a metà tra immaginazione e realtà, le emozioni, gli stati d’animo e le aspettative di chi come lui è protagonista della storia. Una storia sempre più comune, magari definita erroneamente standard. Ma è una storia dura, che lascia il segno, un segno che difficilmente andrà via. Dalla separazione dei genitori in poi, la vita di un figlio cambia e prende una piega diversa da quella che ci si può aspettare o immaginare. Sono tante le problematiche silenziose che un figlio si ritrova ad affrontare crescendo. Abbiatene cura e provate a “Custodire” l’affetto per i vostri figli, Cari Genitori, qualunque sia la decisione presa. Non si nasce tali, lo so, ma non si nasce neanche figli. Abbiamo tutti da imparare e riparare qualcosa all’occorrenza.