
Siamo quasi al termine di quest’estate 2019, e proviamo a sfatare alcuni “falsi miti” da spiaggia. Facciamo un po’ di chiarezza, per evitare di affidarci a luoghi comuni fastidiosi da assecondare e a comportamenti errati che, tra l’altro, possono essere controproducenti. Per esempio, è falso credere che se si mette la crema solare in spiaggia non ci si abbronza. Un fattore di protezione adeguato al nostro fototipo non ci impedisce di abbronzarci, bensì ci protegge dalla potenza dei raggi UV. Altro errore “da spiaggia” consiste nella convinzione che la crema solare quando si mette al mattino, potrebbe durare per tutto il giorno. Altra convinzione sbagliatissima: sotto l’ombrellone o se il tempo è nuvoloso, non ci si scotta. I raggi UV penetrano la coltre nuvolosa e vengono riflessi dalla sabbia, stessa cosa vale per l’ombrellone che protegge ben poco. Ultima convinzione sbagliata da spiaggia, quella secondo cui dopo pranzo non si può fare il bagno per almeno tre ore. Si tratta di un tormentone che ci ha ossessionato quando eravamo bambini. In effetti il rischio di un bagno in piena digestione è quello della congestione, una eventualità temibile e persino mortale. La verità in proposito è che tutto dipende dai tempi di digestione, che variano a seconda di quello che abbiamo mangiato e dalla temperatura dell’acqua. Se le onde o la piscina non sono gelide e non abbiamo fatto un banchetto, i tempi di attesa si riducono notevolmente. Per non correre rischi, basta immergersi gradualmente e tornare all’asciutto al primo segnale di disagio. Che dirvi, godete le vostre ultime giornate al mare alla luce di questi preziosi consigli!