
Maria Rita: Quando ero piccola io (mai avrei immaginato di dirlo un giorno),il massimo della trasgressione era “infarinare” i genitori con tutta una serie di scuse per giustificare il ritardo di 10 minuti rispetto all’orario imposto. E ci voleva fantasia! Oppure si correva, si correva tanto per recuperare i minuti di ritardo, perché le cose più belle accadevano proprio all’ora in cui dovevi rientrare. Oggi ho scoperto, è un’ultima moda, i giovani corrono, ma corrono tra le macchine in corsa. Sì! Cercano un semaforo, aspettano che scatti il rosso e sfidano le macchine, che spesso e volentieri non rispettano i limiti di velocità anche se si trovano in paese, e sfrecciano a più non posso. Perché? Per provare il brivido di salvarsi la vita, poco importa se in ballo c’è la VITA, preziosa ma allo stesso tempo poco considerata da giovani che si sentono invincibili. Ovviamente a testimoniare le bravate ci sono i selfie. Ora, pur comprendendo che le follie fanno parte della giovane età, e ci devono essere, come è possibile che i giovani oggi (non tutti per fortuna) non si rendano conto dell’assurdità delle azioni che mettono in campo? Aiutiamoli, facciamo capire loro che la creatività è un’altra cosa.