
Chiudere con le sigarette è molto difficile, si sa, e anche chi ci riesce spesso finisce per ricominciare dopo qualche mese. Uno studio pubblicato recentemente potrebbe spiegare almeno in parte questi episodi di "ricaduta". Una variante genetica già conosciuta per essere coinvolta nella sensibilità alla nicotina e nei meccanismi di dipendenza sembra favorire,per esempio nei topi, il comportamento di recidiva dopo alcuni mesi di cessazione. La nicotina, secondo questo studio, si legherebbe ai recettori nicotinici nel cervello, attivando nuovi circuiti neuronali che favoriscono il rilascio di dopamina e di altri potenti neurotrasmettitori modulatori dell'umore. Per aiutarci a smettere, per nostra fortuna, esistono dei farmaci in grado di attivare questi recettori, e di farlo al posto della nicotina, potrebbero aiutare a ridurre il consumo di tabacco e limitare il rischio di recidive.