Facciamo qualche riflessione sulla beneficenza…ci sono vari modi di fare beneficenza. La spaccio per beneficenza ma chi ne usufruisce sono solo io e poi c’è chi la fa in anonimato senza tornaconto. La questione Ferragni tiene banco da settimane. Facciamo un pò di chiarezza, a sollevare tutta la questione è stata Selvaggia Lucarelli, che piaccio o no, ma lei sono anni che fa inchieste sulla beneficenza, sulle raccolte fondi, perché una cosa è purtroppo vera, siamo generosi, ma poi non indaghiamo su chi chiede aiuto e diamo soldi anche a chi non avrebbe bisogno. C’è un fatto di cronaca, l’ultimo, ma solo in ordine di tempo, il ragazzo italiano che è stato aggredito in Australia da uno squalo e ha perso una gamba, gli amici hanno aperto una raccolta fondi, perché? Bo per raccogliere fondi, senza nemmeno sapere per cosa sarebbero stati usati quei soldi. Noi presi dall’onda emotiva, doniamo, ma dovremmo capire bene prima di donare il nostro denaro. Tornando alla Ferragni, è ormai chiaro che non si tratta di “errore di comunicazione”, è un sistema che va avanti da anni. Ora la magistratura farà le sue indagini, lei non cadrà in povertà, è chiaro, sono personaggi che hanno sempre un ombrello di protezione, ma chi ci rimette è tutto il sistema delle donazioni, perché le donazioni servono davvero. Anche in Puglia sono attive numerose associazioni benefiche che collaborano con le istituzioni e con altre realtà associative sul territorio. E storie brutte, vili, spietate come questa della Ferragni e di quelli come lei, rischiamo di far perdere di credibilità. Quindi bisogna ricordarsi che fare beneficenza vuol dire aiutare il prossimo in maniera disinteressata e noi abbiamo il poter di decidere a chi donare, capire chi ne ha davvero bisogno, affidarsi ad associazioni serie, che danno conto di che cosa fanno con i soldi raccolti. Non facciamo vincere un sistema marcio, non permettiamo a chi non ha più nessuna pietà di minare la nostra fiducia.