
La domanda è: “perché è così importante definire, paragonare, fare distinzioni, chiedersi a chi vogliamo più bene o se quel bene è di un certo tipo se si tratta di una persona e di un altro tipo se si tratta di un animale?” Facciamo partire delle competizioni assurde, inutili, che tolgono energia. Forse evitandole, tutti, vivremmo meglio.
A distanza di qualche giorno un’idea me la sono fatta sull’episodio che vede protagonista Papa Francesco e la cagnolina Mia. Il papa non ci dovrebbe mai deludere, ma, il Papa è un essere umano e come essere umano non è perfetto (e menomale) quindi anche a lui capita (non la prima volta) di fare dichiarazioni “infelici”.
Io ho un cane, si chiama Tiago, da qualche giorno non sta bene e non sento il bisogno di far capire a tutti i costi quanto questa situazione mi stia mettendo in difficoltà. Sono IO che soffro nel vederlo stare male, IO sono preoccupata, IO ho perso la concentrazione sul resto delle mie cose…e non ho bisogno di essere compresa, non ho bisogno di far capire il mio stato d’animo, non cerco giustificazioni per spiegare i miei sentimenti nei suoi confronti, e, soprattutto, non mi serve l’approvazione di nessuno.
È amore.
Posso amare un essere umano, un essere animale, una pianta.
È amore…e quando si ama non si sbaglia mai.