
Venerdì 23 Aprile 2010.
Un pomeriggio difficile da dimenticare, una telefonata che spezzava i nostri cuori che non hanno più smesso di sanguinare. Quante cose sono accadute in questi anni, quante cose avrei da raccontarti e tu, come hai sempre fatto saresti stato pronto ad ascoltarmi. Mi manchi. Ci manchi. Sai, tanti radioascoltatori ti ricordano spesso, ci scrivono per dimostrare che non ti hanno dimenticato, una voce che faceva compagnia ogni mattina, eppure molti non ti hanno mai conosciuto, ma sei nei loro ricordi. Quanto sarebbe bello avere la possibilità di riabbracciarti e parlarti anche solo per un giorno. La tua postazione in ufficio è intatta, ci sono le tue cose, i tuoi appunti...e ci sei anche tu ogni volta che volgo lo sguardo. Quando una persona cara muore, spesso come frase di incoraggiamento ci sentiamo dire: ”il tempo aiuta”. Non è così. Oggi lo so. Convivi con il dolore, anche fisico, sempre presente. Alcuni giorni ti illudi che sia più leggero, altri insopportabile. È la vita, certo. La parte che non mi piace.